Sto traslocando. Anzi, ho appena finito di traslocare. Non definitivamente, è solo una cosa temporanea. Cinque mesi, forse sei, per dei lavori che dobbiamo fare a casa mia. Ma del trasloco in sé, parlerò in seguito. Ne ho approfittato per buttare un sacco di roba vecchia, scampata per miracolo al grande "repulisti" del post lauream. In particolare ho mandato in discarica molte vecchie audiocassette. Stavo per buttare anche quelle che comprai con una raccolta in edicola: erano tutti live, dei bootleg di gruppi storici degli anni '60 e '70. Non che le ascoltassi spessissimo ma... Tengo in particolare ad una di queste: la registrazione di alcuni brani eseguiti al pop festival di Monterey, nel 1967. Ci sono Hendrix, i Jefferson Airplane, i Fabulous Mamas and Papas, c'è Janis Joplin. E c'è una canzone... Avevo circa 13 anni, grazie a quel nastro ascoltai per la prima volta "The sound of silence" di Simon e Garfunkel. Fu una specie di colpo di fulmine. Per me era solo la colonna sonora de "Il Laureato", un film con Dustin Hoffman che avevo visto a tozzi e bocconi in tv, ma ora aveva un titolo e degli autori. Fu - nel suo piccolo - una grande scoperta.
Purtroppo - o per foruna - la nostalgia ha vinto e mi sono deciso a salvare quelle cassette (consigliato anche da mia madre). Per tutto il giorno ho canticchiato quella canzone, ed ogni volta mi veniva la pelle d'oca. Mentre andavo da casa "nuova" a casa "vecchia" la cantavo per strada e avevo gli stessi brividi che provai la prima volta che l'ho ascoltata. Poi sono arrivato a casa. Luci spente. Nessun rumore. I mobili coperti da teli di plastica.
E così ieri sera, in mezzo al silenzio della mia casa semi-vuota, nella mia stanza da letto dove erano ammassate tutte le cose che non ho portato con me nel trasloco, ho preso un vecchio registratore e mi sono riascoltato - quasi come fosse un rito - quella grandiosa versione di quel capolavoro di canzone, mentre riordinavo le cassette (definitivamente scampate alla discarica). Il suono del silenzio... per me assomiglia molto a quella canzone.
Le parole in certe circostanze non riescoo a descrivere le emozioni. Per fortuna che c'è www.youtube.com... Quindi, sifgnore e signori, godetevi quella fantastica esibizione, direttamente da quel 16 giugno 1967, a Monterey, California.
Purtroppo - o per foruna - la nostalgia ha vinto e mi sono deciso a salvare quelle cassette (consigliato anche da mia madre). Per tutto il giorno ho canticchiato quella canzone, ed ogni volta mi veniva la pelle d'oca. Mentre andavo da casa "nuova" a casa "vecchia" la cantavo per strada e avevo gli stessi brividi che provai la prima volta che l'ho ascoltata. Poi sono arrivato a casa. Luci spente. Nessun rumore. I mobili coperti da teli di plastica.
E così ieri sera, in mezzo al silenzio della mia casa semi-vuota, nella mia stanza da letto dove erano ammassate tutte le cose che non ho portato con me nel trasloco, ho preso un vecchio registratore e mi sono riascoltato - quasi come fosse un rito - quella grandiosa versione di quel capolavoro di canzone, mentre riordinavo le cassette (definitivamente scampate alla discarica). Il suono del silenzio... per me assomiglia molto a quella canzone.
Le parole in certe circostanze non riescoo a descrivere le emozioni. Per fortuna che c'è www.youtube.com... Quindi, sifgnore e signori, godetevi quella fantastica esibizione, direttamente da quel 16 giugno 1967, a Monterey, California.
Nessun commento:
Posta un commento