Perché alla fine (che poi, forse è l'inizio), sembra che quello che doveva essere sempre, stia diventando mai. Perché poteva essere un per sempre, e invece pare che diventi un mai più.
E poi, forse, dentro questo mai più c'è un altro per sempre.
E "benvenuto!!!" fa rima con "Addìo".
Un tempo di luci splendenti e ombre scure.
Di pieni intensi e vuoti densi.
E una distanza insormontabile di qualche metro, sta per trasformarsi in una vicinanza estrema di qualche decinadimigliaiadichilometri che quasi ci sfioriamo, là dove le distanze non ci sono più.
E se non fosse un paradosso?
E se fosse solo il rumore che fanno le cose mentre disvelano il loro senso?
Io intanto me lo scrivo.
Sarà più difficile scordarmene.
sabato 6 ottobre 2012
E se non fosse un paradosso?
Pubblicato da Giulio Petrucci alle 01:01
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