Ho conosciuto don Oreste diversi anni fa, non ricordo nemmeno quanti. Ero un sedicenne superficiale e problematico, come e forse più degli altri. L'ho rivisto diverse volte, ho avuto la fortuna di parlarci quando venne qui in Ascoli per una conferenza. Ho avuto la fortuna - grazie soprattutto a Gigi, Fede, ed altri amici che non vedo da tanto - di toccare con mano la sua opera, la sua stessa vita, interamente spesa al servizio degli ultimi, dei poveri, delle ragazze sfruttate sulle strade, incurante di procurarsi da mangiare o da vestire: a questo avrebbe pensato Qualcun' altro. Ho visto, tra le altre cose, una fedeltà incondizionata ed una fiducia totale nella Chiesa, capaci di lasciarmi a bocca aperta.
domenica 4 novembre 2007
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